Complete Works of Saint Seiya
Giugno è stato il mese d'oro di Saint Seiya, il mese in cui si sono concentrati la maggio parte delle iniziative atte a festeggiare i trent'anni della serie. Dal punto di vista editoriale, Giugno è stato il mese della così detta Golden Age con l'uscita dei tomi di tutte le serie legate a Saint Seiya, più uno speciale curato dagli stessi autori dei manga. Ma la vera attrazione per il trentennale della serie era il Complete Works of Saint Seiya, ovvero la mostra che ripercorre tutto il percorso fatto dalla serie ideata da Masami Kurumada, dal manga all'anime, fino al merchandise.
La mostra si è tenuta dal 18 al 29 Giugno al distretto UDX di Akihabara, edificio non nuovo a queste manifestazioni, nel centro di Tokyo, e sin dal primo giorno l'affluenza è stata numerosa con code per l'ingresso anche di due o tre ore sin dalle prime ore del mattino. All'apertura della mostra erano presenti i vertici di Toei Animation con il loro CEO Kozo Morishita, che è stato anche regista della serie animata classica, e l'occasione è stata propizia per annunciare una nuova produzione targata Toei Animation dedicata all'opera di Kurumada, Saint Seiya, ma senza, però, entrare nello specifico.
La mostra è invece ricca di disegni inediti e non, a partire da un area dedicata alle illustrazioni del manga dove sulle pareti sono poste alcune illustrazioni dedicate ai diversi personaggi o intere tavole di disegni che fanno parte del manga, comprese alcune tavole a colori, queste pareti sono adornate con i simboli dei dodici Cavalieri d'Oro colorate interamente color oro, in modo da risaltare sulla parete nera. Ma non solo le pareti sono adornate dai disegni di Kurumada, anche sul soffitto pendono tavole illustrate facenti parte del manga creando un bell'effetto per chi alza la testa. Della mostra, come detto, fa anche parte del materiale inedito e quindi è stato possibile ammirare anche bozzetti inediti creati dalla mano di Kurumada o ancora gli oggetti utilizzati da Kurumada e il suo staff per creare l'opera con la descrizione del loro utilizzo. Allo spazio dedicato al manga segue quello dedicato all'anime con pareti interamente adornate da character design, che sono delle tavole che mostrano dei disegni che danno forma ai personaggi, dei vari personaggi della serie classica, serie di Hades compresa, ma anche degli spin-off Omega e Soul of Gold. Oltre alle immagini erano presenti dei monitor, il loro scopo era quello di mostrare ai visitatori dei filmati in cui venivano mostrati dei bozzetti della caratterizzazione del personaggio e la sua evoluzione. Tra le immagini dei character designer ai molti no sono sfuggite le immagini inedite di Apollo e quelli di due angeli di Artemide, materiale che fa parte del quinto film “Le porte del Paradiso”, che non sono mai stati inseriti nella trama finale del film. L'area dedicata alle esposizioni dell'anime si completa con dei murales che sono formati da immagini che comprendono sia la serie classica che gli OAV, Omega e Soul of Gold, fino poi ad arrivare alle illustrazioni create dalla mano di Michi Himeno esclusivamente per questo evento, le illustrazioni mostrano i cinque protagonisti con indosso la seconda versione delle loro armature.
All'interno della mostra si poteva provare anche l'emozione di indossare la mitica armatura armatura di Pegasus, un esperienza in realtà aumentata. Praticamente su di un monitor veniva proiettato lo scrigno di Pegaso da cui fuoriusciva l'armatura per andarsi a disporre virtualmente sulla persona, una volta che sembrava che si indossasse l'armatura era anche possibile simulare il “Fulmine di Pegasus” con delle scariche di numerosi colpi che venivano proiettate sul monitor per simulare l'attacco. Rimanendo sempre nella stessa zona, era allestita una piccola sala video in cui era possibile vedere un video di circa dieci minuti che mostrava il riassunto della saga delle dodici case con immagini dell'anime classico e altre prese dai pachinko.
Continuando si arriva al clou della mostra, ovvero la sala in cui sono esposte le dodici armature d'oro in scala 1:1. Le armature sono disposte tutte in fila, messe su manichini dalle fattezze simili ai cavalieri d'oro che la indossano, e così, partendo da destra troviamo Aphrodite dei Pesci, Shaka di Virgo, Aiolia di Leo, Camus di Aquarius, Aldebaran del Toro, Saga di Gemini, Aiolos di Sagitter, Mur di Aries, DeathMask di Cancer, Milo di Scorpio, Dohko di Libra e Shura di Capricorn. Alcuni di questi cavalieri sono in posa statica, come Ioria, Toro o Gemini, ma altri sono messi in pose dinamiche atte a simulare i loro attacchi come Aquarius nella posa del “Sacro Aquarius”, Scorpio nella posa della “Cuspide Scarlatta”, Virgo nella posa “dell'Abbandono dell'Oriente” o Micene di Sagitter mentre incocca una freccia. A fare da sfondo alle armature troviamo un immagine che rappresenta una parte del Santuario con la presenza di Atena/Lady Isabel, questa sala è stata usata anche come scenario per la conferenza stampa di apertura della mostra. Le armature, secondo chi le ha viste di persona, sono praticamente identiche a quelle dei myth solo che sono fatte a grandezza naturale, questo lo dimostra anche la loro colorazione, infatti molte sono di tonalità più chiara e altre più scure, tendenti quasi all'arancione. A completare la sala dedicata alle armature d'oro vi è un pannello riepilogativo con tutti i dati dei cavalieri d'oro scritto, ovviamente, in giapponese. Dal salone dove sono esposte le dodici armature d'oro si giunge alla sala dedicata al modellismo legato a Saint Seiya, mostrandoci così la loro evoluzione in questi trent'anni. Al centro della sala, ad accogliere i visitatori, troviamo la mostra della nuova linea di modellismo targato Saint Seiya, i DD Panoramation, con gli esclusivi personaggi e diorami legati alla serie di Nettuno e di seguito quello legato alla serie Ade, quindi tra loro spiccano i cavalieri di bronzo con indosso le V2 delle armature, Nettuno e i suoi cavalieri e i cavalieri d'oro in formato specter tra cui figura anche Shion. La sala dedicata al modellismo è tutta tappezzata, nelle pareti che la circondano, di vetrine nel quale erano esposti i modellini, i classici die cast usciti negli anni ottanta e novanta, presenti nella loro completa collezione fatta di alcuni personaggi rimasti inediti in Italia come i Cavalieri Neri o i Cavalieri di Acciaio. Erano presenti anche le collezioni myth cloth sin dai primi personaggi, e quindi erano presenti le collezioni dei Cavalieri d'Oro, quelle dei Cavalieri di Bronzo, gli Specter e molte altre, praticamente erano presenti tutti i personaggi prodotti per poi arrivare ai myth cloth EX con le collezioni dei Cavalieri di Bronzo e d'Oro e una piccola area dedicata ai personaggi di Soul of Gold con i Cavalieri d'Oro con indosso le armature divine, Ioria con indosso l'armatura di Odino e il malvagio Loki. Altre vetrine, poste al centro della sala, contenevano altri gadget della serie come i primi videogiochi tascabili o un guanto con cui si poteva simulare il Fulmine di Pegasus. Insomma, tutto ciò che era legato a Saint Seiya ed è stato commercializzato era in mostra in quella sala.
Chiude la mostra dei nostri amati cavalieri uno shop, che a quanto sembra non era molto economico, in cui i pezzi forti erano i myth di Aiolos OCE e Aphrodite OCE che sono andati praticamene a ruba infatti era stato reso noto che nel giro di soli tre giorni dalla loro messa in vendita erano terminati. Ma non solo i myth cloth, lo shop ha riservato ai fan, oltre ai soliti gadget come maglie, spille, penne, anche gadget alquanto bizzarri come un piatto su cui era disegnata un'illustrazione di Masami Kurumada che costava circa 108.000 yen, una cifra alquanto spropositata. Le cose più interessanti dello shop della mostra, myth cloth a parte, erano due libri, il Precius Artwork che è in pratica il libro ufficiale della mostra e che contiene illustrazioni della serie animata, tutte a colori, che ripercorrono tutta la trama, dalla battaglia alle dodici case fino allo scontro finale contro Ade nell'Eliso. Oltre al Precius Artwork era possibile acquistare anche il pamphlet ufficiale dell'evento che consiste in un piccolo opuscolo che presenta un'illustrazione di Masami Kurumada in segno di ringraziamento mentre nel suo interno le illustrazioni sono curate da Michi Himeno che fanno da contorno ai dati tecnici dei cinque protagonisti mentre il pamphlet si completa con i dati tecnici degli altri cavalieri, con delle illustrazioni di Kurumada ed altre curiosità. Insomma, all'interno dello shop c'era la possibilità di sbizzarrirsi a proprio piacimento mentre la mostra è stata un occasione per ripercorrere tutta la storia dell'opera di Kurumada, dalle prime tavole pubblicate nel 1986 fino ad arrivare al Soul of Gold.
L'unica pecca di questa mostra? È l'essere durata troppo poco.