RINASCITA! L'ARMA SACRA, LA LANCIA GUNGNIR

Dinnanzi alla statua di Odino, Frodi sta combattendo gli einherjar proteggendo Lithia impegnata nelle sue preghiere al dio Odino, proprio tramite queste preghiere la ragazza fa si che Ioria sia investito del potere divino di Odino e possa combattere alla pari con Loki.

Micene avverte il fratello che la maturazione della lancia Gungnir sta per compiersi esortandolo a sbrigarsi a sconfiggere Loki così il cavaliere d'oro del Leone attacca il dio fondendo le sue tecniche con i poteri dell'armatura di Odino.

Loki è in difficoltà poiché riconosce nel cavaliere la forza di Odino

« Questa è senza dubbio la forza di Odino. Ma non avete forse dimenticato qualcosa? Chi vi ha fatto rinascere... sono io! » e così dicendo con il suo potere fa sparire tutti gli einherjar, anche quelli che combattevano Sigmund e Frodi « Non importa quanta forza possiate ottenere. Non siete che fragili vite sottomesse ai miei capricci. » detto ciò Loki prova a mettere la parola fine alla battaglia colpendo i due cavalieri d'oro. Con suo enorme stupore Loki vede i cavalieri non tornano nel mondo dei morti come tutti gli altri einherjar

« E' proprio una disdetta, Loki. » afferma Lithia che comunica tramite il suo cosmo « Ma a far rinascere Ioria e gli altri cavalieri d'oro sulla Terra non sei stato tu, Loki, ma Odino! »

Loki resta incredulo alle parole di Lithia che continua « Il tuo piano era di manipolarmi per far rinascere i cavalieri. Tuttavia Odino comprese il tuo piano sin dall'inizio e facendo di me il suo nuovo vicario terreno fece rinascere i cavalieri d'oro di sua volontà. Loro non sono guerrieri del mondo dei morti, degli einherjar. Ciò significa che Odino ha compiuto un miracolo e ha donato loro abilità e fattezze identiche alla vita precedente. Sono tornati alla vita sulla Terra con un vero e proprio corpo. »

Le parole di Lithia mandano in escandescenza Loki, incredulo di essere stato ingannato dal re degli dei nordici e così, in preda alla rabbia attacca Ioria che si difende senza problemi

« Odino, utilizzando questo nuovo corpo e questa nuova vita finirò questa storia una volta per tutte! » così dicendo il cavaliere del Leone dentro di se avverte la forza divina donatagli da Odino così scaglia la spada contro Loki ferendolo alla testa e facendogli volare via l'elmo. Loki prova ad attaccare Ioria con sfere di energia ma il cavaliere d'oro riesce ad evitarle facilmente gli attacchi e scaglia i suoi colpi fondendo il potere divino di Odino con il suo cosmo.

« Punirò la tua presunzione. Se non avessi ricevuto la forza si Odino non saresti nemmeno in grado di strisciarmi ai piedi! Sei una nullità! » esclama Loki colmo di rabbia e così scaglia ancora altri colpi contro Ioria, ma ancora l'avversario riesce facilmente ad evitarli, poi usando la spada di Odino come trampolino si scaglia violentemente contro Loki, visibilmente preoccupato. Il tutto mentre Lithia continua le sue preghiere dinnanzi alla statua di Odino e nonostante un momento di debolezza la ragazza riprende le sue preghiere nonostante Frodi la inviti a riposarsi un po'

« Per proteggere queste terre il dio Odino ha fatto rinascere i cavalieri d'oro. Eppure io non ho fatto altro che prendermi gioco delle anime di Ioria e degli altri cavalieri. È per espiare i miei errori. Non mi arrenderò fino a che non sarà finita! »

Intanto Micene osserva inerme lo scontro tra Ioria e Loki quando avverte che il risvegli della lancia Gungnir esortando ancora Ioria a sbrigarsi, il cavaliere tempesta di colpi Loki che a stento riesce a difendersi con il suo scudo, una nuova scarica di colpi investono in pieno Loki creando la possibilità a Ioria di scagliare il colpo di grazia contro l'avversario mentre la lancia Gungnir ha completato la sua maturazione. Ioria scaglia il Sacro Leo alla massima potenza intriso del cosmo divino donatogli da Odino, il colpo investe in pieno Loki che non riesce a difendersi e cade sulla Gungnir rimanendo infilzato. Sia Ioria che Micene si chiedono se la battaglia sia finita ma restano stupiti nel rivedere Loki rialzarsi ancora

« Sembra che la lancia mi abbia riconosciuto quale suo padrone. Sentite anche voi quuesto canto? Il canto che declama la sovranità sulla Terra! Senza dubbio alcuno, ciò che impugno ora lo sta cantando! »

Dalla cima dell'Yggdrasil si propaga il cosmo oscuro della lancia bandita dai tempi del mito, per prima cosa Loki sferra un potente colpo verso i due cavalieri ma la potenza distruttiva del colpo è tale che raggiunge ogni angolo di Asgard devastando qualsiasi cosa e provocando grossi danni alla città. Hilda, Flare e Sigmund si riuniscono a Frodi e Lithia, che nel frattempo è svenuta. I due cavalieri di Asgard si credono gli unici due cavalieri rimasti in vita e sono preoccupati per la sorte di Ioria e Micene e del fatto che la lancia Gungnir sia in mano a Loki, ma appena ripresa Lithia dice ai presenti che l'unica possibilità che hanno è pregare Odino. Le preghiere della ragazza sembrano avere effetto poiché riesce a donare nuova vita alle armature d'oro che erano state prosciugate dal bozzolo in cui cresceva l'Yggdrasil. Intanto sopra la statua di Odino compare Loki, ormai stanco delle intromissioni di Lithia, che atterra con un attacco sia Sigmund che Frodi che si erano posti in difesa di Lithia. Loki si appresta a colpire Lithia, ormai inerme, quando il suo colpo viene deviato da qualcosa

« L'energia della Gungnir è ostacolata da qualcosa. Ancora tu Odino? » ma questa volta è opera di Ioria e Micene che indossano nuovamente le loro armature d'oro.

« Non è possibile, nessuno può contenere la spaventosa energia della Lancia Gungnir! » esclama un sorpreso Loki

« Prova allora a sfruttarla se sei tanto incredulo! » risponde con tono di sfida Micene che esorta Ioria ad attaccare insieme. Loki segue i due cavalieri e scaglia attacchi con la lancia ma una barriera invisibile li ferma, Loki viene poi attaccato da dei fendenti ma quando li evita si accorge che le sue gambe sono congelate, il dio si ritrova poi in una dimensione oscura che sembra portare al cospetto di Buddha. Conscio del fatto che non sono attacchi propri ne di Ioria e ne di Micene, Loki invita i nuovi avversari a palesarsi e così, con suo grande stupore, ricompaiono tutti gli altri cavalieri d'oro mentre la lancia Gungnir è pervasa dall'eufonia causata con la vicinanza delle armature d'oro.

« La Lancia Gungnir è rinata innanzitutto grazie al cosmo delle armature d'oro. » afferma Mur

« Facendo entrare in risonanza le dodici armature, anche se per un solo frangente, siamo in grado di sfruttare la nostra forza per manovrare i tuoi colpi. » continua Dohko.

« Voi dovreste essere ormai morti, del tutto assorbiti all'interno dell'Yggdrasil! » esclama ancora Loki ma i cavalieri gli spiegano che il corpo di Fish è tollerante alle tossine di origine vegetale.

« Esatto. Quando è stato assorbito, Fish ha fatto in modo che noi altri cavalieri non venissimo assorbiti completamente mantenendoci in uno stato di morte apparente.- spiega poi Virgo.

« È evidente quanto sia stato un errore fatale l'aver assorbito me per primo. » replica il cavaliere dei Pesci.

Così i dodici cavalieri d'oro riuniti si apprestano a combattere il dio degli inganni Loki.

 

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