LE DIVERSE CULTURE IN SAINT SEIYA

Una domanda che mi fanno spesso i miei amici è “perché ti piacciono così tanto i Cavalieri dello Zodiaco?” e le risposte che do loro sono sempre diverse, dal dire che è un anime ben disegnato, al dire che il doppiaggio italiano è una cosa veramente bellissima e fuori dal comune, che mi piacciono un casino i cavalieri d'oro, insomma di cose da dire sul perché può piacere quest'opera ce ne sono un botto ma l'ultima a cui ho pensato e che effettivamente intriga chi la guarda è la giusta fusione di tanti universi diversi tra loro. Ora mi spiego meglio. Kurumada trovò ispirazioni anche in conoscenze e folclori universali, come la mitologia Greca, Giapponese e Cinese, le dottrine Buddiste e Induiste, filosofie trascendentali, e classici opere della letteratura, come la Divina Commedia di Dante Alighieri, giusto per citarne qualcuno. La serie è incentrata quasi interamente sulla mitologia greca legata alle varie costellazioni, con numerosi richiami ai vari miti e alle leggende classiche come quella di Atlantide o del Monte Olimpo. Kurumada ha pescato a piene mani dalla mitologia classica utilizzando le divinità classiche pagane come punti cardini dell'intera opera, basti pensare che la dea Atena è la divinità preposta alla difesa degli uomini dalle minacce portate per lo più da altre divinità classiche come Ade e Nettuno che vogliono sterminarla. Ma, come detto, la bellezza di quest'opera non sta solo nei numerosi riferimenti alla mitologia classica, ma sa unirsi anche a molte altre culture, iniziando da quella nordica che grazie ai riferimenti a Odino e gli altri dei del Valhalla e le leggende che contornano questa mitologia come quella dell'anello del Nibelungo, che è stata il tema principale di un intero filler dedicato, mentre l'altro spin-off, ambientato sempre ad Asgard, è stato invece incentrato sul dio degli inganni Loki e sul mitologico albero Yggdrasil. I riferimenti alle altre varie culture si possono ritrovare anche in alcuni dei film animati della serie dove assistiamo alla battaglia tra i cavalieri e l'angelo decaduto Lucifero, chiaro riferimento alla cultura cattolica. Altra religione toccata da Kurumada è stata quella buddista, ma non come divinità da combattere ma bensì come “supporto” poiché il cavaliere d'oro della Vergine è un praticante buddista e le sue tecniche sono tutte di derivazione orientale. Come detto in precedenza, Kurumada si è divertito a richiamare anche opere della letteratura classica come La Divina Commedia di Dante Alighieri, che si riconosce benissimo nella saga di Ade, infatti la struttura degli inferi ricorda molto quella descritta dal sommo poeta nella sua opera, e un “omaggio” chiaro lo fa quando Pegasus e Andromeda giungono dinnanzi alla porta degli inferi sulla quale leggono la frase “perdete ogni speranza o voi che entrate”, la stessa frase che Dante lesse al suo ingresso nell'Ade.

Insomma molte cose hanno reso i Cavalieri dello Zodiaco un'opera unica nel suo genere e tra queste c'è stato anche il giusto mix tra le diverse culture e religioni, cosa che hanno arricchito ulteriormente l'opera di Kurumada.

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