LA CHIUSURA DEL LOST CANVAS

Il mese di Giugno ci porterà in dote l'ultimo volume dell'amato manga Saint Seiya The Lost Canvas – Meio Shinwa Gaiden curato interamente da Shiori Teshirogi. Il manga, che debuttò nel 2006, e narra le vicende della precedente Guerra Sacra tra Atena e Ade, fino alla chiusura nel 2011 con l'ultimo capitolo. Visto il successo ottenuto dalla serie, subito dopo la fine del manga inizia la serializzazione di nuovi capitoli definiti Gaiden. Questi nuovi capitoli trattano di cicli di episodi incentrati sui cavalieri d'oro del diciottesimo secolo, raccontando gli avvenimenti antecedenti la Guerra Sacra e approfondendo il passato dei personaggi rendendoli più completi. Il manga, curato sempre dalla Teshirogi, ha iniziato il suo arco finale lo scorso Agosto sulla rivista Bessastu Shonen Champion, per poi vederla terminare sul numero di Aprile insieme ai ringraziamenti dello staff. Come detto, la lavorazione del progetto Lost Canvas iniziò nel 2006 insieme al Next Dimension, ma sin da subito l'opera della Teshirogi prese una piega diversa arrivando a superare in preferenze il manga curato da Kurumada, nonostante sia considerato il sequel/prequel ufficiale. Tutto ciò nonostante alcune critiche, anche abbastanza dure, portate all'autrice. Il motivo è presto detto, la maggior parte dei personaggi è molto simile, per non dire identici in alcuni casi, ai personaggi che disegnò Kurumada. Quindi troviamo Asmita molto simile esteticamente a Virgo, lo stesso dicasi per i gemelli Aspros e Defteros che con Gemini e Kanon non solo condividono l'aspetto fisico, ma anche la travagliata storia fraterna, per non parlare di Sasha che cresciuta è quasi identica a Lady Isabel. Questa determinata scelta fu fatta per via di alcune pressioni fatte da Toei e Kurumada per “rinforzare” l'opera originale. Per fortuna queste critiche sono cessate molto presto, i fan sin da subito hanno visto che la somiglianza tra i personaggi delle due serie era solo fisica e non caratteriale. I personaggi del Lost Canvas appaiono più curati, con un background più specifico e delineato tanto da essere considerati dai fan di gran lunga più forti dei dodici cavalieri d'oro creati da Kurumada. Il Lost Canvas è stato amato e apprezzato dai lettori anche per la linearità della storia, molto coerente con il suo universo interno e con quello creato in originale, infatti la storia della Teshirogi tiene molto in considerazione quella di Kurumada rispettandone molto la trama senza mai giungere a contraddirla. Un altro punto di forza della Teshirogi è stato senza ombra di dubbio la grafica, con tavole molto ben definite, chiare, uno stile molto pulito che è stato apprezzato da molti, tanto che,anche in questo caso, molti fan sono arrivati a preferire lo stile di disegno dell'allieva Teshirogi a quello del maestro Kurumada. L'apprezzamento per questo spin-off è sfociato poi in due serie di OAV, al momento unico spin-off della serie a cui sia stata dedicata una produzione animata, prodotti per la prima volta fuori dalle mura della Toei Animation. È stata la TMS Entertainment ad occuparsi di produrre i primi ventisei episodi che coprivano circa la prima metà del manga, salvo poi cancellare il progetto all'alba della terza stagione di OAV per problemi di budget.

In conclusione, il capitolo Lost Canvas conclude il suo arco narrativo a dieci anni di distanza dalla sua nascita, e lo fa nel migliore dei modi salutando il suo pubblico nel mese dei festeggiamenti del trentennale dei loro “eredi”. Voglio cogliere l'occasione per ringraziare Shiori Teshirogi per il grandissimo e magnifico lavoro svolto con i cavalieri perché se a distanza di trent'anni noi stiamo ancora qui ad omaggiare i Cavalieri dello Zodiaco il merito è anche suo che ci ha regalato personaggi leggendari come Albafica, Rasgado, Sisifo, Manigoldo, Asmita, Cardia, Aspros & Defteros, El Cid, Regulus, Degel, o specter del calibro di Kagaho di Bennu o Yoma di Mefistofele, per non dimenticare Alone/Ade, Tenma di Pegaso e Sasha/Atena.

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