Torniamo a parlare di censura, e più nello specifico del MoIGe, ovvero il Movimento Italiano Genitori, un movimento che tra le altre cose si preoccupa che in tv ci siano programmi adatti ai bambini, detto in parole povere. Ma perché parlare del MoIGe? Ma perché non parlarne poiché grazie a quest'associazione si trasfigurano molte serie animate che vengono importate dal Giappone e trasmesse sulle tv italiane, sarò più chiaro con degli esempi. Nei primi passaggi televisivi su Mediaset e Junior TV abbiamo visto la serie dei Cavalieri dello Zodiaco in tutta la sua essenza e senza tagli, nei passaggi televisivi dal 2000 in poi, sempre sulle reti Mediaset, la serie dei Cavalieri dello Zodiaco ha subito numerosi tagli a causa di scene considerate troppo cruente o troppo piene di sangue, e quindi non adatte a dei bambini. Dietro a questi tagli c'era sempre la mano ferma del MoIGe che pensava che tali visioni avrebbero turbato il pubblico che li guardasse. Fin li tutto va bene, ci può stare, anche se per le troppe segnalazioni nelle diverse serie si è giunti alla tecnica della seppiatura per mascherare le scene di sangue, può anche essere giusto che all'ora di pranzo (nel 2000 i cavalieri erano trasmessi dalle 13:00) certe scene non erano proprio idonee ma poi qualcosa è andato storto e qualcuno ha perso un po' il senso della cosa. Negli anni la tv si è evoluta e con essa i programmi al suo interno e il pubblico che ne fruisce, così dal pomeriggio siamo passati a Bim Bum Bam a Uomini e Donne, nel preserale da Game Boat a CSI. Fasce orarie per bambini e ragazzi che contengono programmi che non sono proprio l'ideale per questo tipo di pubblico. E il MoIGe che fa? Nulla. Perché secondo alcuni è più educativo vedere un branco di ragazzi sbavare per delle ragazze o viceversa solo per essere scelti, è più educativo vedere che l'insegnamento che danno determinati programmi è apparire invece che di essere, o ancora che il sangue mostrato da alcune serie tv è meno cruento di quello mostrato nei cartoni animati. Ma perché questa disparità di trattamento? Il motivo di queste disparità sono diverse, forse la facilità con cui si può manipolare un prodotto come un anime, che economicamente ha meno aspettative rispetto ad una serie tv o un programma che rende di più per la rete che la trasmette, oppure il semplice fatto che nonostante tutto i cartoni o anime sono considerati un prodotto solo per bambini. Queste continue segnalazioni, censure hanno portato le reti televisive ad abbandonare sempre di più questo tipo di prodotti creandone altri.

Io, che ho trent'anni e che quindi ho attraversato in pieno la trasformazione della tv passando i pomeriggi con Bim Bum Bam, Holly e Benji, Mila e Shiro, Mazinga e tanti altri fino ad arrivare appunto a programmi come Uomini e Donne, vi posso assicurare che io oggi preferisco tenere spenta la tv piuttosto che vedere certi programmi che nulla insegnano, anzi risultano totalmente diseducativi e talvolta sono anche volgari, un aspetto che il MoIGe dovrebbe tener conto. Un ragazzo che al pomeriggio guarda la tv cosa impara (questo è l'aspetto che più preme al MoIGe)? Nulla, mentre io, come la mia generazione, che ho visto i Cavalieri dello Zodiaco in tutta la loro bellezza mi sono appassionato alla mitologia, magari chi da piccolo guardando Holly e Benji si è appassionato al calcio, chi accompagnata da Mila e Shiro ha giocato a pallavolo. Insomma, non è che il questi enti di salvaguardia di bambini e ragazzi abbia fatto poi un bel lavoro se il risultato sono programmi come Uomini e Donne. Come si diceva in un vecchio film “si stava meglio quando si stava peggio” e io mi considero fortunato di essere cresciuto in quel peggio...

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