IL RAPIMENTO DI ATENA

Dinnanzi alla casa del Leone i cinque guerrieri si preparano ad affrontare Ioria ma tra loro si fa avanti Androgeo -Tu saresti il fratello di Micene, colui che tradì il Grande Tempio, cercherò di farti soffrire il meno possibile.- alle parole del nemico, Ioria non fa neanche un cenno rimanendo concentrato sui cinque cavalieri che ha davanti a sé dopo che ha visto come hanno attaccato i suoi compagni, la sua impassibilità inizia a infastidire Androgeo che così inizia ad attaccarlo lanciandogli contro il “Disco di Festo”, ovvero un disco infuocato che però il cavaliere del Leone evita senza problemi, Androgeo non è sorpreso della facilità con cui Ioria ha evitato il colpo così decide di lanciare il suo colpo migliore ovvero il “Vortice di Festo” che consiste in una pioggia di dischi infuocati a cui segue un pugno di terribile potenza che però riesce solo a sfiorare Ioria che non riporta gravi danni, a quel punto Ioria decide di reagire e attacca il suo avversario con il “Sacro Leo”, il colpo investe in pieno l'avversario ma la sua intensità non è tale da ucciderlo, Androgeo esce dall'attacco con l'armatura in pezzi al ché i suoi compagni gli ricordano che hanno una missione da portare a termine così Androgeo lancia di nuovo il “Vortice di Festo” ma questa volta Ioria non si cura dell'attacco portato da Androgeo ma dall'assalto che stanno per fare gli altri quattro cavalieri, così sferra ancora il “Sacro Leo” che investe tutti e cinque i cavalieri che restano meravigliati dalla forza di Ioria. I cinque cavalieri con il loro cosmo chiedono aiuto a loro padre Minosse che, sentite le invocazioni dei suoi figli, decide di aiutare e così con il suo cosmo blocca momentaneamente Ioria così i cinque cavalieri lanciano un attacco combinato che colpisce in pieno Ioria che cade a terra mentre i cavalieri avanzano alla casa della Vergine dove sono accolti da Virgo intanto nella sala di Atena Crystal chiede alla dea se può andare a difendere l'undicesima casa che fu di Acquarius ma la dea lo invita a pazientare.

Nella sesta casa Virgo attacca gli avversari nel tentativo di togliergli i cinque sensi ma ora i cavalieri di Minosse sono protetti dal cosmo del padre per questo il colpo di Virgo non ha l'effetto sperato e così, tra i guerrieri si fa avanti Filolao della Ninfa e attacca con il “Petali Infernale” dove un improvvisa pioggia di petali cade su Virgo fino a ricoprilo interamente dopodiché il cavaliere della Vergine cade a terra, convinti della vittoria i cavalieri oltrepassano Virgo che però si rialza quasi subito ed espandendo il suo cosmo si libera dei petali infernali.

-Com'è possibile che ti sia liberato dei miei petali, mai nessuno vi era riuscito!- si chiede un sorpreso quanto affranto Filolao

-Dimentichi che sono un cavaliere d'oro ed io farò di tutto per non farvi passare.-

Intanto Pegasus continua la sua corsa per tentare di raggiungere i cavalieri inviati da Minosse, ed è ormai prossimo alla casa del Leone.

Alla casa della Vergine continua la battaglia tra il custode della sesta casa, Virgo, e i suoi avversari che ora sono in netta difficoltà visto che due di loro hanno le armature seriamente danneggiate ma sono protetti dal cosmo di Minosse che, viste le difficoltà passate dai suoi cavalieri, decide di intervenire personalmente iniziando ad espandere il suo cosmo su tutto il Grande Tempio raggiungendo presto la sesta casa e causando un notevole indebolimento di Virgo che viene attaccato da un colpo combinato dei cinque cavalieri che lo stendono e continuano la loro corsa mentre Pegasus, che ha avvertito chiaramente il cosmo di Minosse calarsi sul Grande Tempio, raggiunge Ioria.

-Ioria! Come è stato possibile che hanno sconfitto anche te!-

-Pegasus,- risponde il cavaliere del Leine con le poche energie rimaste -non ti curare di me, corri da Atena e proteggila, ma fa attenzione a Minosse, il suo potere è quasi pari ad un dio!-

Pegasus decide di ascoltare l'amico e prosegue la sua corsa mentre ormai i guerrieri di Minosse sono giunti dinnanzi a Scorpio che, come gli altri cavalieri d'oro, è indebolito dal cosmo di Minosse per cui decide di attaccare subito i suoi avversari colpendo i cinque cavalieri con la “Cuspide Scarlatta” ma la potenza utilizzata per sferrare l'attacco fa sì che il cavaliere dello Scorpione si accasci al suolo privo di forze infatti il suo scopo era quello di iniettare il veleno dello scorpione nei suoi avversari per fermare la loro corsa e ci riesce perché quando i cavalieri giungono nelle stanze di Atena sono ridotti allo stremo delle forze, dinnanzi ad Atena provano ad attaccare Crystal e Andromeda che resistono ai colpi e mentre stanno per colpirli dinnanzi a loro si palesa la figura di Minosse che scaglia un attacco contro i due cavalieri di Atena scaraventandoli contro le pareti del tempio poi si avvicina a Lady Isabel

-Atena, quanto tempo. Pagherai per tutto il tempo che mi hai fatto passare in quella dimensione dimenticata da tutti. Ucciderò te e i tuoi cavalieri e così potrò prendere il tuo posto e diventare finalmente un dio!-

-Sei un folle! Non potrai mai essere un dio ne tanto meno prendere il mio posto!-

-Vedremo mia giovane amica ma tu ora intanto mi seguirai al mio palazzo.- così dicendo Minosse teletrasporta i suoi cavalieri a Cnosso proprio nel momento in cui Pegasus entra nella sala intimandogli di lasciare la dea -E così tu saresti Pegasus, colui che è riuscito ad indossare l'armatura che fu di Micene, sono curioso di saggiare la tua forza cavaliere.- a quelle parole Pegasus non si tira indietro e scaglia contro l'avversario il “Fulmine di Pegasus” ma senza infliggere danni all'avversario così Minosse sferra il suo attacco ovvero il “Pugno del Minotauro” che colpisce in pieno Pegasus scaraventandolo via addirittura fuori dalla sala con Atena che grida il suo nome mentre Minosse sparisce con la dea.

Dopo la battaglia sia Pegasus che Andromeda e Crystal riportano diverse ferite mentre i cavalieri d'oro sono vittime del cosmo di Minosse che si è abbattuto su di loro e non possono combattere perché molto deboli, sul luogo giunge anche Sirio, di ritorno dai Cinque Picchi, che spiega ai cavalieri presenti che è possibile salvare Atena poiché Minosse, prima di ucciderla, dovrà assorbire il suo cosmo per diventare una divinità, alle parole di Sirio sia Ioria che Scorpio si offrono di andare al Palazzo di Cnosso per recuperare Atena, ma Mur li ferma -Purtroppo ora non c'è niente che noi cavalieri d'oro possiamo fare finché saremo vittime del cosmo di Minosse, anzi, potremmo essere d'intralcio a Pegasus e gli altri che in questo momento sono più forti di noi, per questo lasciamoli andare e appena ci saremo ripresi andremo anche noi al Palazzo di Cnosso.- un po' contrariato Ioria accetta di buon grado le parole del cavaliere dell'Ariete e così i cavalieri d'oro con le poche forze rimaste con il loro cosmo aiutano Pegasus, Crystal e Andromeda a guarire dalle loro ferite così indossano subito le loro armature di bronzo e si dirigono al Palazzo di Cnosso per sconfiggere Minosse e salvare Atena.

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