DURA LOTTA

Dopo aver sconfitto Catreo, Pegasus inizia la sua corsa verso l'uscita ma perde sangue dalla ferita procuratagli dal figlio di Minosse. Nella sala difesa da Glauco continua lo scontro tra quest'ultimo e Crystal il Cigno, che si è ripreso dal colpo subito poco prima, il confronto è alla pari e nessuno dei due guerrieri sembra prevalere sull'altro. Crystal guarda l'avversario vestito di un'armatura color verde acqua che copre quasi per intero il suo corpo ed in modo molto aderente fatta eccezione per i due coprispalle che hanno la forma di due artigli di serpente e che sembrano poggiati solo sul pettorale all'altezza del bavero, sui due bracciali, all'altezza quasi del polso, sono presenti due fori dai quali esce il veleno di Glauco mentre l'elmo ha la forma di una testa di serpente che copre per intero la testa con due artigli che scendono in verticale davanti al volto del figlio di Minosse che prova a colpire Crystal con un pugno ma il cavaliere del Cigno è bravo nell'evitarlo e colpire poi con un calcio che allontana Glauco di qualche metro.

-Non male ragazzino,- ammette Glauco -sapevo che i Cavalieri di Atena ci sapessero fare ma devo ammettere che in te avverto un grande potenziale, sarà un motivo di vanto per me la tua sconfitta.-

-Credo che tu sia troppo ottimista, Glauco.- replica il cavaliere del Cigno -Io non posso essere sconfitto. Ho una missione da portare a termine.-

-Bene, allora vediamo che sai fare. Il riscaldamento è finito! Spire Infernali!-

Glauco, con il suo cosmo, fa apparire un enorme serpente avvolge Crystal stringendo le sue spire come a stritolarlo, il cavaliere del Cigno non riesce a liberarsi dalla morsa rimanendo in balia dell'avversario che prova a stringere ancora di più provocando le urla di dolore del cavaliere e iniziando a provocare le prime crepe sull'armatura sugli schinieri e sui bracciali. Crystal prova a congelarsi nel tentativo di liberarsi dalla morsa di Glauco, la mossa riesce perché anche il colpo di Glauco subisce gli effetti della mossa di Crystal che, una volta sentitosi libero, si libera del ghiaccio che lo aveva imprigionato ma rimane carponi sul pavimento poiché questa mossa, oltre che mettere a repentaglio la sua vita, gli ha portato via una grande quantità di energia.

-Bella mossa cavaliere del Cigno. Non credevo fossi disposto a tanto. Addirittura congelarti. E ora dimmi un po' cosa farai ora che le tue energia sono al minimo.-

-Non preoccuparti per me, Glauco.- risponde Crystal, visibilmente affaticato -Io, piuttosto mi preoccuperei per te.- dicendo queste parole il cavaliere del Cigno gli indica i due bracciali, all'altezza dei polsi, con un evidente strato di ghiaccio sopra, Glauco rimane impietrito e sorpreso dell'accaduto perché non si spiega come abbia potuto fare una cosa del genere visto che era sotto il potere.

-Sei rimasto sorpreso, vero!? Non è stato complicato, vedi mentre tu manovravi il tuo cosmo io prima sono riuscito a congelare parte della mia armatura poi, su quella parte, ho lanciato la “Polvere di Diamanti” che di rimbalzo ti ha colpito sulle braccia impedendoti di uccidermi ma il mio stesso colpo non ha potuto fare a meno di congelarmi, per questo ho colpito con il minimo della potenza, per potermi liberare dopo.-

Glauco non crede alle parole di Crystal, -non devo sottovalutarlo, la sua abilità è grande.- pensa tra se il figlio di Minosse.

Nella terza sala Andromeda è faccia a faccia con Filolao che lo ospita in una sala che sembra un prato fiorito più simile ad un'oasi che alle altre sale del labirinto e così, dopo aver rifiutato la proposta di Andromeda di lasciarlo passare e averlo deriso, lo avverte che da quella porta non passerà nessuno indicandogli il muro da abbattere, Andromeda allora si mette in posizione di difesa aspettando l'attacco di Filolao che gli lancia contro un vortice di petali infernali.

Lo scontro tra Crystal e Glauco prosegue con il cavaliere del Cigno che prova a lanciare l' “Aurora del Nord” contro il nemico che seppur colpito non è sconfitto poiché il colpo di Crystal non risulta potente perché ancora debole per essersi liberato dalla morsa di Glauco che a questo punto riprova ad attaccare il Cigno con le sue “Spire Infernali” conscio del fatto che questa volta Crystal non potrà liberarsi dalla sua morsa così il colpo investe nuovamente Crystal che stavolta si difende con gli “Anelli di Ghiaccio” che tengono lontano dal corpo del cavaliere il cosmo di Glauco che mano a mano che gli anelli si allargano rendono innocuo il colpo del figlio di Minosse liberando Crystal che temporeggia ancora nel tentativo di recuperare le forze così Glauco, ormai stufo, attacca Crystal con una raffica di pugni che però non sembrano mettere in difficoltà più di tanto il cavaliere visto che non sono portati con tanta potenza visto che anche Glauco inizia a risentire delle fatiche dello scontro.

Sirio si trova di fronte al suo avversario che nel vederlo lo riconosce come il cavaliere dei Cinque Picchi -Quindi tu saresti il discepolo di Dohko di Libra!?-

-Chi lo vuole sapere?- replica il cavaliere del Dragone

-Decaulio di Calidonio! Ora dimmi cavaliere, il tuo maestro è Dohko di Libra?-

-Io sono Sirio il Dragone, discepolo di Dohko di Libra!-

-Bene, erano più di duecento anni che aspettavo questo momento! Finalmente la mia vendetta contro Dohko si compirà! E tu sarai la mia vendetta, cavaliere del Dragone.- con queste parole Decaulio si scaglia contro Sirio lanciando una serie di pugni che il cavaliere riesce a contrastare con il suo scudo, mentre Pegasus inizia a faticare, incerto nel passo, la ferita provocatagli da Catreo gli reca dolore ma non tira indietro e a poco a poco si avvicina alla porta di uscita del labirinto.

Andromeda è impegnato ad evitare, con l'ausilio della sua catena, i petali di Filolao che se colpirebbero il cavaliere gli provocherebbero delle scariche elettriche, così Andromeda, non potendo fare diversamente, attacca Filolao con la sua catena ma il figlio di Minosse la blocca con il braccio avvertendolo che dovrà fare di meglio se vorrà raggiungere la sua dea che è sempre più sotto il potere di Minosse.

Allo stesso tempo Crystal e Glauco riprendono lo scontro con il cavaliere del Cigno che prova a congelare i pugni dell'avversario ma senza successo allora Glauco prova a distrarre l'avversario spruzzandogli del veleno contro ma Crystal si protegge con il piccolo scudo posto sul bracciale sinistro dell'armatura che, però, viene corroso dal veleno, cercando di sfruttare il momento propizio Glauco lancia dell'altro veleno contro Crystal che si difende come può ma lo rende vulnerabile ai colpi di Glauco che colpisce con un montante sotto il mento che fa volare via il cavaliere che sbatte violentemente contro una colonna prima di ricadere a terra ma Crystal prova ancora a rialzarsi allora Glauco, ormai stanco, lo colpisce ripetutamente con dei calci, in quel momento a Crystal tornano alla mente gli insegnamenti del Maestro dei Ghiacci prima e di Acquarius poi che lo esortano a non mollare mai, anche quando penserà di non farcela, dovrà continuare a combattere in nome di Atena. Ricordando le parole dei suoi maestri Crystal non inizia a rialzarsi ed espandere il suo cosmo sotto lo sguardo stupito di Glauco che non si spiega come possa essere possibile mentre il cavaliere del Cigno espande al massimo il suo cosmo, fino a raggiungere il settimo senso, poi colpisce con una scarica di pugni Glauco, -com'è possibile! Era sul punto di morire e adesso una nuova linfa vitale scorre in lui, quale prodigio è mai questo.- pensa tra se il guardiano del labirinto che viene scagliato contro una colonna dalla raffica di colpi di Crystal, Glauco si rialza ed espande al massimo il suo cosmo pronto, come Crystal, a scagliare il proprio colpo.

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