LO SCONTRO CON MINOSSE

Pegasus si rialza ancora una volta per attaccare Minosse, dietro di lui anche Phoenix, Andromeda, Sirio e Crystal si preparano alla lotta sotto lo sguardo attonito di Minosse che comunque loda la loro forza di volontà.

-Se devo essere sincero, la vostra forza di volontà è ammirevole ma non vi basterà per sconfiggermi.-

i cinque cavalieri non curanti delle parole del nemico si preparano allo scontro, Sirio si scaglia contro Minosse lanciando il “Colpo Segreto del Drago Nascente”, il colpo viene fermato dal Re di Creta che blocca Sirio e si prepara a colpirlo ma viene bloccato dalle “Catene di Andromeda” che avvolgono totalmente Minosse, subito dopo Crystal attacca con la “Polvere di Diamanti” che blocca ulteriormente l'avversario, Phoenix e Pegasus decidono di sfruttare il momento favorevole e lanciano le “Ali della Fenice” e il “Fulmine di Pegasus”, i colpi investono in pieno Minosse provocando una tremenda esplosione. I cavalieri credono di essere riusciti ad avere la meglio su Minosse ma una volta che il fumo si dirada si accorgono che il loro avversario è ancora in piedi e per lo più sembra non aver subito danni, questo sorprende lo stesso Minosse, “Ero convinto che i loro attacchi mi avrebbero ferito in maniera evidente, quindi il potere divino acquisito da Atena è più forte di quello che pensavo... Bene, ora tocca a me divertirmi” pensa tra se Minosse e così decide di attaccare i cinque cavalieri sfruttando il suo cosmo e così sprigiona una forza tale da provocare una sorta di tempesta che scaraventa i cavalieri contro le rovine dell'altare. Tra i cavalieri si rialza Sirio che, anche se privo dello scudo, si appresta ad affrontare Minosse, deciso a trovare un punto debole nell'avversario, e così inizia un duello corpo a corpo con Minosse che si limita ad evitare i suoi pugni finché il cavaliere del Dragone non riprova a colpirlo con il suo colpo segreto ma ancora una volta Minosse blocca il suo pugno e colpisce Sirio in pieno petto, il colpo manda in frantumi l'armatura e scaraventa via Sirio, Andromeda e Phoenix, guardandosi negli occhi, decidono di intervenire insieme provando a tenere impegnato l'avversario così Phoenix tenta di colpirlo con il suo pugno ma nell'avvicinarsi si espone troppo ed a Minosse basta una mano intrisa del suo cosmo divino per scagliarlo contro una colonna, Andromeda accorre in aiuto del fratello e lancia la sua catena contro Minosse che la evita ma non riesce ad evitare la “Nebulosa di Andromeda” scagliata poco dopo. Minosse, in preda all'ira, colpisce ripetutamente Andromeda mandandogli in mille pezzi la sua corazza per poi cadere a terra. Deciso a finire Andromeda, si appresta a dargli il colpo di grazia ma viene fermato da Crystal che lancia il “Sacro Acquarius” contro Minosse salvando, così, la vita all'amico, ma anche questa volta Minosse non sembra subire il colpo e si avvicina a Crystal, che stremato, non ha neanche la forza di muoversi e viene colpito in pieno petto da un colpo intriso di cosmo da parte del Re di Creta. Anche Pegasus prova a lanciare i suoi fulmini contro Minosse ma questi gli blocca il braccio e lo scaglia via, il cavaliere, seppur allo stremo delle forze, riesce a riprendere l'equilibrio e porsi dinnanzi a Minosse.

-Hai coraggio, Pegasus. Nonostante io sia nettamente superiore a te e tu sei oltretutto allo stremo delle tue forze, ancora ti poni dinnanzi a me con fare battagliero. I miei complimenti cavaliere.-

-Dei tuoi complimenti me ne faccio ben poco Minosse, io ho una missione da portare a termine. Ovvero salvare Atena. E non mi arrenderò finché non ci sarò riuscito. Finché Atena non sarà salva il mio cosmo continuerà a bruciare!-

-Belle parole cavaliere, ma devono essere accompagnate dai fatti. Sei sicuro che sei in grado di riuscire a battermi?-

Pegasus prova a concentrare il suo cosmo per poi lanciare il “Fulmine di Pegasus” con le forze che gli restano, Minosse riesce ad evitare i colpi del cavaliere finché questi colpi non iniziano ad aumentare velocità colpendo Minosse che viene travolto da un'ultima scarica.

“Com'è possibile che un semplice cavaliere di bronzo, e per di più sul punto di essere sconfitto, possa riuscire a colpirmi? Io che sono oramai una divinità?” pensa tra se Minosse

-È dovuto al loro amore per la giustizia! Tu non potrai mai sconfiggerli...- sono le parole che ode Minosse che nel voltarsi intuisce che si tratta di Atena

-Atena, oramai la mia vittoria è vicina. Come puoi ancora dire che i tuoi cavalieri ti salveranno? Mi basterà solo un colpo per finire Pegasus e dopodiché avrò la mia vendetta su di te. Ma prima quel ragazzo dovrà pagarla per avermi colpito.-

Così dicendo Minosse si scaglia contro Pegasus riempendolo di pugni, il cavaliere non ha più forze per reagire e così subisce impassibile tutti i colpi del Re di Creta che rivolgendosi ad Atena -Vedi Atena! I tuoi cavalieri, sono nulla nelle mie mani. Dimmi, sei ancora dell'idea che essi possano salvarti?- nell'osservare la scena, le lacrime solcano il volto della giovane dea che tenta di infondere fiducia ai suoi cavalieri con l'ultima briciola di cosmo che gli resta. Minosse, ormai stufo scaglia contro Pegasus il “Pugno del Minotauro”, nonostante i cavalieri intimino a Pegasus di spostarsi, questi viene investito in pieno dal colpo di Minosse e scaraventato fin quasi all'ingresso del palazzo di Minosse.

-Vedi adesso la mia vittoria, Atena?- afferma beffardo Minosse.

I cavalieri non hanno più la forza per rialzarsi e questo fa pensare che la battaglia battaglia sia conclusa con la vittoria di Minosse quando all'improvviso una stella dorata brilla in cielo cadendo poi sul campo di battaglia, si tratta della Sacra Armatura del Sagittario.

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