LIBERARE ATENA

La Sacra Armatura del Sagittario giunge sul campo di battaglia ponendosi in difesa dei cavalieri e lasciando sorpreso Minosse che non si spiega come possa essere arrivata sul campo di battaglia. Pegasus, che è ancora in fondo al dirupo, sente che la l'armatura di Micene lo sta chiamando così il suo cosmo entra in risonanza con quello dell'armatura dandogli la forza di scalare il dirupo e ritrovarsi di nuovo di fronte a Minosse. Quando Pegasus è faccia a faccia con l'avversario le sacre vestigia del Sagittario si scompongono per andarsi a disporre sul cavaliere deciso a riprendere lo scontro con una nuova forza. Nonostante senta che il cosmo del suo avversario sia più potente, Minosse non sembra affatto preoccupato e così scaglia nuovamente il “Pugno del Minotauro” ma questa volta Pegasus, che ha raggiunto il settimo senso, evita il colpo e replica scagliando il suo fulmine alla velocità della luce, i colpi investono Minosse che viene sbalzato via contro la scalinata ai piedi dell'altare dov'è prigioniera Atena. “Dove ha trovato tanta forza? Era sul punto di morire, com'è possibile?” sono le domande che riecheggiano nella mente di Minosse. Intanto Pegasus si fionda dinnanzi all'altare in cui è imprigionata Atena

-Lady Isabel! Adesso la libererò, non si preoccupi!- afferma il giovane eroe mentre la dea è sempre più debole e prova a rompere i sigilli con i suoi pugni, ma senza riuscirci. Intanto Minosse si rialza e si pone alle spalle di Pegasus -Mai dare le spalle ad un nemico!- rivolgendosi a Pegasus che viene preso di peso e scagliato via da Minosse -Non ti permetterò di liberare Atena, almeno finché non sarà morta.-

Sentendo queste parole Pegasus si scaglia contro Minosse nuovamente con il “Fulmine di Pegasus” ma questa volta Minosse non si lascia sorprendere e blocca il pugno del suo avversario che, nonostante tutto, tenta di spingere contro Minosse finché quest'ultimo non lo rigetta via come fosse una mosca -Non ti rendi conto che ogni minuto che passa io divento sempre più forte? Divento sempre più pari ad un Dio! E tu non puoi fermarmi cavaliere!- afferma Minosse con aria di superiorità. I due sfidanti sono uno di fronte all'altro, Minosse concentra il suo cosmo e scaglia delle potenti sfere energetiche contro Pegasus, l'eroe riesce a schivarle per poi replicare agli attacchi con il Fulmine di Pegasus riuscendo solo ad annullare l'effetto delle sfere di energia di Minosse.

-Devo riuscire a recargli dei danni, per farlo devo riuscire a convogliare i miei colpi in un punto solo, altrimenti se si disperdono non riuscirò nemmeno a scalfirlo.- Si dice l'eroe tra se prima di prepararsi a lanciare nuovamente il “Fulmine di Pegasus”, Minosse si prepara a riceverlo ma i colpi portati si convogliano tutti in uno e colpiscono in pieno Minosse alla bocca dello stomaco che se ne sta per un attimo sulle ginocchia. Pegasus è convinto di esser riuscito a ferire il nemico che se ne sta ancora accovacciato dinnanzi a lui, poi, sorridendo, Minosse si rialza lasciando sorpreso Pegasus.

-Credevi che questo colpo insulso potesse mettermi in difficoltà? Questo per me era al pari di una carezza.- Osserva Minosse, sbeffeggiando Pegasus che, nonostante non sia riuscito a ferire Minosse, si scaglia ancora contro l'avversario che nuovamente replica lanciando sfere di energia contro Pegasus che riesce ad evitarle fin quando non si avvicina troppo a Minosse che lo colpisce con il “Pugno del Minotauro”. Il colpo, non portato alla massima potenza, centra in pieno Pegasus che sembra non aver riportato grossi danni.

Pegasus si rende conto che per battere Minosse deve iniziare col liberare Atena in modo che il potere del suo avversario non possa più aumentare, così decide di scagliarsi nuovamente contro Minosse che lo attacca con delle sfere di energia, Pegasus, dopo averne evitate alcune non riesce ad evitarle tutte e così viene colpito. Alle sue spalle i suoi compagni provano a rialzarsi per aiutare l'amico in difficoltà e, con dei movimenti veloci, i quattro cavalieri circondano Minosse, Sirio scaglia contro Minosse il “Colpo dei Centro Draghi Nascenti”, Crystal con il “Sacro Acquarius”, Andromeda con la “Nebulosa di Andromeda” ed infine Phoenix con le “Ali della Fenice”, i colpi portati dai quattro cavalieri alla massima potenza colpiscono in pieno Minosse che è costretto ad abbandonare gli attacchi portati a Pegasus per difendersi.

-Pegasus! Questo è il momento!- afferma Sirio -Libera Atena!-

-Coraggio Pegasus, abbiamo poco tempo!- continua Andromeda.

Infatti i quattro cavalieri concentrano i loro poteri per tenere impegnato Minosse e permettere a Pegasus di liberate Lady Isabel. Minosse prova a impedirlo perché il processo di divinizzazione è quasi terminato ma Pegasus, visto lo sforzo dei suoi compagni, raggiunge Atena e prova nuovamente a rompere il sigillo che la tiene legata all'altare e che le sta succhiando via la vita. Minosse, ormai stufo, cerca di liberarsi dalla gabbia in cui è stato intrappolato e così il suo cosmo divino provoca una violenta onda d'urto che scaglia i quattro cavalieri di Atena contro le rovine del suo tempio mentre Pegasus decide di utilizzare la freccia d'oro per rompere il sigillo ma nuovamente Minosse è dietro le sue spalle e lo allontana. una volta faccia a faccia Pegasus incocca nuovamente la freccia d'oro mentre Minosse scaglia il suo pugno ma prima che riesca a colpire Pegasus, quest'ultimo è già riuscito a scagliare la freccia che si ferma al centro del sigillo mandandolo in frantumi e liberando Atena. Nel vedere Lady Isabel libera, Minosse si rende conto che la sua ambizione di diventare una divinità va in fumo nonostante abbia assorbito molti poteri da Atena, che intanto è al suolo dinnanzi all'altare molto indebolita, e così carico di rabbia si appresta ad attaccare i cavalieri.

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