RIVELATI, MISTERO DELL'YGGDRASIL

Dopo lo scontro con Frodi, Ioria, molto debilitato, si ritrova con Lithia in cerca di un riparo, durante il cammino Ioria avverte che anche gli altri cavalieri d'oro, tra cui il fratello Micene, sono ritornati in vita e si trovano ad Asgaard. I due ragazzi trovano riparo in una casa abbandonata dove, appena entrati, Ioria crolla per la fatica così Lithia decide di prendersi cura dell'eroe ed esce in cerca di acqua e cibo ma quando arriva al villaggio lo trova abbandonato, ormai stremata Lithia cade al suolo svenuta. Al suo risveglio Lithia è accolta da un bambino e da Mur che spiega alla giovane di essere giunto al villaggio pochi giorni prima e di averlo trovato abbandonato nonostante ci fossero evidenti segni che era stato popolato poco prima e di aver trovato il bambino rimasto solo, i tre avvertono l'arrivo delle guardie di Asgaard che pattugliano la zona, il bambino rivela che un cavaliere di Asgaard, Fafnir, dimora nella cattedrale del villaggio con gli abitanti, Mur conferma le parole del bambino poi invita Lithia a raggiungere Ioria mentre lui si dirige alla cattedrale.

In un'arena poco distante da Asgaard fanno la loro comparsa Adelbaran del Toro e Dohko della Bilancia con quest'ultimo che esorta l'amico ad accettare la sfida del cavaliere di Asgaard in modo da rifarsi della sconfitta subita tempo prima da Mizar.

Alla cattedrale si odono feroci urla dovute alle torture inferte da Fafnir, cavaliere di Asgaard, alla popolazione del villaggio quando sul posto si presenta Mur, cavaliere d'oro d'Ariete.

«Tu saresti Fafnir? Libera gli abitanti di questo villaggio!»

«Tu saresti uno dei cavalieri di Atena che stanno appestando Asgaard. Comunque anche se cavaliere, per i miei strumenti, quando si parla di oro non mi tiro certo indietro. Ti farò diventare il mio banco di laboratorio!»

«Seppur non avessi alcuna ragione per impegnarmi in un combattimento nelle terre di Asgaard sembra che non ci sia altra scelta.»

Così dicendo Mur scaglia via con la psicocinesi le due guardie che tentavano di attaccarlo poi si appresta a combattere Fafnir che scaglia contro il cavaliere d'oro una frusta proveniente dalla sua armatura che distrugge il “Muro di Cristallo” eretto da Mur e lo atterra.

Nell'arena Adelbaran si prepara allo scontro con il cavaliere di Asgaard, Heracles di Tanngrusnir, mentre Dohko osserva, il cavaliere di Asgaard attacca Adelbaran con la sua falce ma il cavaliere del Toro non fa una mossa.

Alla cattedrale Mur viene fatto prigioniero da Fafnir

«Allora, siamo pronti per il nostro esperimento, Mur dell'Ariete? Non hai motivo di rattristarti. Perché la tua vita costituirà la pietra fondante della futura Asgaard voluta da Andreas!»

così dicendo Fafnir comincia i suoi esperimenti su Mur, conscio della potenza del cavaliere d'oro.

All'arena Heracles continua ad istigare Adelbaran che non abbandona la sua posa facendo, così, innervosire l'avversario

«Perché non lotti, Toro!»

«Oltre a non comprendere il motivi per il quale ora mi trovo nelle terre di Asgaard, nono trovo nemmeno alcuna ragione per affrontarti! Inoltre, più di ogni altra cosa Atena vieta di intraprendere lotte personali!»

«Andreas ci ha ordinato di sottomettere tutti voi cavalieri d'oro. Ma non c'è nessun divertimento nel vincere un avversario inerme. Se davvero non hai intenzione di combattere, ti darò io qualche buona ragione per farlo!»

Heracles lancia, così, il suo attacco in direzione di Adelbaran ma puntando a colpire gli spettatori dell'arena ma il cavaliere d'oro si sposta e fa da scudo mentre alla cattedrale Fafnir continua gli esperimenti su Mur che, dalle parole dell'avversario, capisce che si trova tra le radici dell'Yggdrasil poi fa in modo che Ioria, appena ripresosi, avverta il suo cosmo, subito dopo il cavaliere del Leone è raggiunto da Lithia che gli spiega che Mur è in pericolo.

Heracles, convinto di aver vinto, sfida Dohko ma il cavaliere della Bilancia gli fa notare che lo scontro non è terminato infatti il cosmo di Adelbaran aumenta a dismisura mentre nella cattedrale Mur si libera dalle radici che lo tenevano fermo e confessa di essersi fatto imprigionare di proposito allo scopo di analizzare l'Yggdrasil. Sia Adelbaran nell'arena che Mur nella cattedrale concordano nel dire che devono essere ben consci del motivo per cui lottare, lottare per un giusto motivo, Fafnir, accecato dalla rabbia, colpisce Mur con la sua frusta ma questa volta il cavaliere d'oro replica attaccandolo con “l'Onda di Luce Stellare” che scaraventa Fafnir contro le pareti dell'albero mentre Adelbaran raggiunge il cosmo massimo risvegliando l'armatura divina del Toro e scagliando contro l'avversario il “Sacro Toro”, la cosa lascia sorpreso anche Dohko ma il colpo di Adelbaran non reca gravi danni a Heracles perché, come scoperto da Mur, l'Yggdrasil assorbe il cosmo dei cavalieri d'oro aumentando il suo potere e di conseguenza la forza dei cavalieri di Asgaard. Alla cattedrale Ioria giunge in aiuto di Mur ma sia Fafnir che Heracles abbandonano lo scontro mentre i due cavalieri d'oro, Mur e Adelbaran, sono allo stremo delle forze.

Ioria e Mur liberano gli abitanti del villaggio poi Mur mette in guardia Ioria sull'Yggdrasil e del bisogno di distruggerlo trasmesso da Micene, i cavalieri d'oro decidono, così, di dirigersi tutti verso l'Yggdrasil.

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