Ercole per espiare la colpa di essere stato la causa della morte della sua famiglia dovette affrontare dodici fatiche tra cui, la prima, era quella di affrontare e sconfiggere il leone Nemeo.

Il leggendario e possente leone Nemeo, nato nella vicina città di Nemea, è il figlio di Tifone e della dea serpente Echidna ma alcuni miti attribuiscono la sua paternità a Zeus che lo concepì con la dea della Luna Selene. Il leone Nemeo era dotato una pelle resistentissima, quasi invulnerabile, e di zanne affilate come rasoi e resistenti come metallo, crebbe nella vicina città Nemea dove trovò riparo in una grotta a due uscite, Nemeo era un'animale feroce infatti molto spesso attaccava i greggi e la popolazione di Nemea che, in poco tempo, venne decimata dalla ferocia del leone, la popolazione smise persino di andare a lavorare per evitare di incrociare il feroce animale. Era, moglie di Zeus, decise di affidarsi a lui e lo sguinzagliò contro Ercole il feroce animale tanto che l'eroe se lo ritrovò dinnanzi a lui in una foresta quando, dirigendosi a Nemea, seguì la scia di carcasse lasciate dal leone. Quando Ercole ebbe davanti il leone provò ad attaccarlo scagliandogli contro tre frecce che però sbatterono sulla sua pelle dura per poi rimbalzare via, allora Ercole tentò di colpirlo con la spada che però si piegò a contatto con l'animale mentre la clava si spezzò nel tentativo di colpirlo ripetutamente, gli attacchi di Ercole non ebbero effetto così il leone reagì e con un attacco portato con le sue zanne distrusse l'armatura di Ercole strappandogli anche un dito. Ormai indifeso Ercole decise di chiudere una delle due aperture della grotta in cui viveva il leone per poi entrare dall'altro lato ed affrontarlo in un combattimento corpo a corpo a mani nude, l'eroe, sfruttando la sua incredibile forza, bloccò il collo dell'animale e lo strinse fino a strangolarlo. In segno di vittoria Ercole portò la carcassa dell'animale fino a Micene per mostrarla al re Euristeo che visibilmente spaventato ordinò a Ercole di portare via la carcassa dell'animale, subito dopo l'eroe sfruttò le qualità dell'animale scuoiandolo e usando la sua pelle per formare una corazza indistruttibile, con la testa creò l'elmo e delle zanne ne fece potenti armi.

La dea Era vistasi sconfitta dal suo acerrimo nemico decise di onorare il leone Nemeo portandolo in cielo e posizionandolo lungo l'eclittica e ponendo la sua stella più luminosa, Regolo, all'altezza del cuore.

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