Diversi sono i miti che si legano alla costellazione della Vergine come quello di Dike, figlia di Zeus e Temi, una delle tre Ore che governava la giustizia sulla Terra nell'età dell'oro ma poi si ritirò in cielo nel segno della Vergine quando ormai gli uomini erano diventati violenti e malvagi. Ma il mito più famoso che si rifà al segno della Vergine è il mito di Persefone, figlia di Zeus e Demetra, che fu rapita da suo zio Ade, giunto su di una carrozza trainata dai quattro cavalli neri degli inferi, quando ancora era bambina per portarla negli inferi e farla diventare sua sposa. Sua madre Demetra, la dea della fertilità e dell'agricoltura, rimase talmente scossa dal rapimento di sua figlia che flagellò la Terra con un inverno molto duro che non aveva fine portando ad intere stagioni di carestia, intervenne Zeus che ordinò a Demetra di cessare la sua vendetta ma la dea rispose che l'inverno e la carestia sarebbero terminate solo quando sua figlia sarebbe tornata dall'Ade. Una volta negli inferi Persefone mangiò sei semi melograno, il frutto degli inferi, questa sua azione pesò tanto sul suo destino perché quando suo padre Zeus giunse negli inferi a trattare una mediazione con suo fratello Ade quest'ultimo rispose che non poteva lasciarla andare perché ormai aveva assaggiato i frutti degli inferi, alla fine i due fratelli giunsero ad un compromesso, Persefone, visto che non aveva mangiato un frutto intero, sarebbe rimasta ogni anno negli inferi un periodo pari al numero di frutti mangiati mentre il resto dell'anno lo avrebbe passato con la madre sotto forma di costellazione della Vergine, Demetra accolse con gioia questa decisione così i mesi che la figlia avrebbe trascorso con la madre sarebbero stati mesi fertili per l'agricoltura (primavera ed estate) mentre il periodo dell'anno che la donna passava con suo marito Ade negli inferi sarebbero stati mesi freddi e aridi (autunno e inverno).

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